La resa
Arrendersi a nuovi ritmi, nuovi respiri e più elevate correnti è rinnovare la vitalità essenziale di ogni possibilità educativa.
Ritenere che rimanere aggrappati come cozze ai vecchi scheletri sia imprescindibile per la nostra sopravvivenza in realtà è una enorme illusione che ci fa scivolare all'indietro e ci impedisce di assaporare dal di dentro il flusso gioioso di una nuova manifestazione che è appena agli inizi.
Alcune zavorre cadono da sé, altre vanno semplicemente rimosse prima di comprendere appieno la portata del cambiamento in atto.
Opporsi e resistere al vento gagliardo che gonfia le vele e le spinge oltre i nostri limiti è fatica sprecata.
La navigazione procede in mare aperto tra l'azzurro del cielo e del mare e la splendida luce del sole.
La resa è inevitabile.
La resa alla semplicità, all'unità e alla incessante creazione del viaggio non si può più rinviare.
Questa resa non è un atto di debolezza ma è l'affermazione di una incommensurabile forza, significa entrare nella vita dalla porta del cuore e gioire insieme di tutti i suoi doni.
Allora crollano i muri e i cieli si spalancano offrendo una visione nuova anche in campo educativo.
Mentre riconosciamo come parziale ed effimera la nostra voluminosa istruzione cresce la coscienza di un apprendimento universale capace di rinnovare la Terra intera.
E tutto questo passa attraverso la cruna di un minuscolo ago che impedisce l'ingresso a tutto ciò che non riesce a farsi piccolo piccolo.
"A Scuola d'Infinito" è un corso di formazione che dura il tempo di una gestazione. In questi nove mesi l'esperienza vissuta insieme intende perseguire, conseguire e trasmettere l'abilità al gioco e alla gioia.
Inevitabilmente per ciascuno comporta la disposizione a farsi piccolo per
passare attraverso la cruna di quell'ago ed entrare come un bambino nel Regno dei Cieli.
Giovanna Spinelli